Tre chef e una cena

Durante la serata organizzata da Chic - Charming Italian Chef, al Ristorante Letrevì di Messina, i tre chef hanno raccontato la loro idea di cucina che parte dalla conoscenza e dal rispetto della materia prima e si fonda su un grande legame col territorio

Una cena a sei mani, uno stellato, due chef che nel panorama della ristorazione sono già un riferimento per la cucina siciliana contemporanea che parte da Messina e provincia.

La serata organizzata da Chic – Charming Italian Chef, al Ristorante Letrevì di Messina, ha celebrato l’amicizia e la collaborazione fra tre chef, confermando la straordinaria evoluzione del territorio di Messina, sempre più attento, con i suoi chef e ristoratori, nel segnare nuove frontiere fra tecnica e creatività. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal resident chef e socio del ristorante di fine dining che si trova nel cuore di Messina, Paolo Romeo. Lo chef ha voluto accanto a sé lo stellato Pietro D’Agostino de La Capinera di Taormina, – che nella Guida Michelin 2023 presentata qualche giorno fa ha riconfermato la stella per il quindicesimo anno – e lo chef Giuseppe Geraci del Modì di Torregrotta. Una serata in cui i tre soci dell’Associazione hanno raccontato la loro idea di cucina che parte dalla conoscenza e dal rispetto della materia prima e si fonda su un grande legame col territorio.

Il menù ha dato piena espressione alle diverse identità dei tre chef, senza sovrapposizioni di stili e contaminazioni. Il fil rouge, è stato quel patrimonio siciliano dal quale attingere ispirazione, il legame costante con il territorio e quella spinta verso nuove forme culinarie contemporanee senza mai perdere di vista le fondamenta della cucina italiana e isolana.

 

Il risultato, sono piatti equilibrati e accostamenti ben riusciti. Si comincia con “Coccole dello chef Paolo Romeo”, colorate e gustose entrée che precedono in carta al ristorante le proposte dello chef: mini viennese con crema di funghi porcini e nocciole, arancinetto agli agrumi, spugna al prezzemolo con maionese all’aglio e peperoncino, cannolo salato ripieno di ricotta all’arancia, paninetto bao al vapore e fritto, ripieno di sgombro panato e fritto adagiato su maionese all’aglio, ostrica con foie gras, panna acida e lampone. Sono  “Le “Note d’autunno”, capesante su crema di zucca rossa e crema di broccoli con pancetta di suino nero croccante, passata in forno e disidratata, e petali di fiori eduli, a segnare l’ingresso  di Pietro d’Agostino,  mentre l’omaggio alle Eolie tocca allo chef Giuseppe Geraci con il “Calamaro alla Malvasia delle Lipari”. Lo chef di Torregrotta, segue con un altro omaggio. Questa volta alla stagione autunnale con un delicatissimo risotto carnaroli acquerello con cavolfiore, bacon di lampuga, lasciato maturare più di 2 mesi e poi affumicato come un salume, accompagnato con pane croccante. Un piatto con una bella espressione tecnica e un interessante accostamento di sapori, che è entrato a far parte della nuova carta d’autunno del Modì.

È il turno dello chef Romeo, con i “Tortelli mare d’autunno” ripieni di gamberi rossi e gamberi di nassa serviti con guazzetto di vongole e lime e zabaione di ricci di mare.

L’omaggio alla città di Messina è affidato allo chef Pietro D’Agostino, con la sua “Ghiotta novità”, trancio di baccalà cotto a bassa temperatura e servito con zuppetta di cicoria e bieta, caponatina di verdure in agrodolce, capperi, olive, mandorle e pinoli. Una rivisitazione della ghiotta che entrerà nella carta del ristorante stellato La Capinera a dicembre.

Non poteva mancare in un menù degustazione dalle grandi emozioni l’uovo croccante di Paolo Romeo accompagnato da salsa di ragusano, carciofi, funghi porcini e scaglie di tartufo e i dolci firmati a 4 mani dallo chef Romeo e dalla pasticciera di Letrevì Giusy Zagarella: la mini brioche col tuppo con gelato di arancia e cannella e l’elegante “Mela” creata con una bavarese a forma del frutto ripiena di mele lavorate come in uno strudel. Bella sinergia in cucina tra gli chef ospiti e la brigata di Romeo formata da Antonio Minuti, Marco Famulari, Aliu e Ebalde.

Una rivoluzione silenziosa ma non troppo, quella portata avanti negli ultimi anni dalla città di Messina e provincia, che sta tracciando la strada della rotta futura della cucina contemporanea siciliana attraverso un fine dining elegante, che si nutre di territorio e ad esso fa riferimento, senza stravolgere i capisaldi della tradizione isolana ma accostandosi alla cucina siciliana con contemporaneità, eleganza, tecnica.

 

“Lo scambio di esperienze contribuisce alla crescita professionale ed umana di ogni cuoco – ha commentato lo chef Paolo Romeo – e voglio ringraziare il Presidente Chic Raffaele Geminiani che crede e sostiene queste iniziative e i colleghi Pietro D’Agostino e Giuseppe Geraci con cui ci lega un profondo legame di amicizia”.

 “É stata una serata all’insegna dell’amicizia, molto ben riuscita – ha commentato Pietro D’Agostino – e voglio ringraziare il Presidente Geminiani e l’associazione Chic che supporta queste occasioni di scambio di esperienze tra colleghi. Tutti i commensali sono rimasti molto colpiti dalla cucina e noi ci siamo divertiti”. Dello stesso avviso Geraci e Romeo che hanno commentato: “Bellissima serata, siamo stati bene, questo è l’inizio di una nuova ripartenza”.

 

Charming Italian Chef nasce nel 2009 con l’intento di promuovere una rete tra associati e promuovere lo scambio di idee ed esperienze e l’interazione tra soci. Ne fanno parte un centinaio di grandi professionisti, tra cui una cinquantina di stelle Michelin che propongono una cucina creativa, nel rispetto delle materie prime di cui è ricchissimo il nostro Paese. Lo chef Pietro D’Agostino, che è il referente siciliano dell’Associazione e fa parte del direttivo nazionale, da anni opera per promuovere una rete tra colleghi e ha accettato con entusiasmo l’invito dello chef Romeo che già in passato aveva promosso una cena a più mani con i colleghi Chic.

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