Liceo Artistico Ciro Michele Esposito, un faro di Eccellenza Siciliana

Santo Stefano di Camastra e Ceramica, un binomio suggellato da secoli di storia e tradizione. Una favola tramandata attraverso il lavoro di innumerevoli artisti e artigiani, che oggi viene perpetrato grazie all’impegno di un’Istituzione Scolastica esemplare: il Liceo Artistico Ciro Michele Esposito.

Il liceo, autentico pioniere nell’insegnamento del lavoro della ceramica, nasce nel 1931, e arriva ad oggi dopo essere passato attraverso trasformazioni e rinnovamenti. L’offerta formativa mette a disposizione dei ragazzi un ampio ventaglio di possibilità nel campo delle professionalità dell’arte: si passa dalle arti figurativeplastiche e grafiche – al design; dalla moda al settore linguistico; poggiando le sue fondamenta sul percorso più rappresentativo, l’arte della Ceramica.

Si tratta di una realtà educativa che nel tempo ha saputo distinguersi all’interno del panorama regionale – e nazionale. Un virtuosismo promosso dalla guida visionaria dall’attuale dirigente scolastico, Calogero Antoci, responsabile del liceo da più di sette anni. Una pietra miliare dell’istituto, che all’interno del Ciro Michele Esposito ha trascorso circa quarant’anni.

La sua è una storia di amore per le proprie radici e passione per l’insegnamento. Dopo aver frequentato l’istituto come studente, Antoci è tornato come docente, dapprima nel laboratorio di ceramica, e successivamente come professore di discipline grafiche pittoriche.

Dal 2016, il “Professore” è passato alla guida dell’istituto, e i traguardi raggiunti dalla scuola a partire da quella data non hanno tardato ad arrivare.

La prima testimonianza di questa rapida trasformazione positiva è evidenziata dall’incremento delle iscrizioni, raddoppiato nel giro di pochissimi anni. La media dei ragazzi è infatti passata dai 180 di sette anni fa ai circa 350 di oggi. Un obiettivo frutto di numerose scelte coraggiose, come quella di puntare sulle attività di laboratorio, colonna portante della filosofia dell’istituto e del suo preside.

Quindi è questa la chiave del successo di questo storico istituto in provincia di Messina? In parte, ma non solo. Parte del successo è da ricercarsi anche nella lungimiranza progettuale dei corsi di formazione, oltre ai numerosi progetti extra. Esperienze che permettono ai ragazzi di raggiungere il diploma con alle spalle diverse esperienze altamente formative.

Il liceo, citando alcune delle attività più prestigiose, partecipa regolarmente alla Biennale di Venezia, dove gli studenti hanno l’opportunità di esporre il proprio lavoro. I giovani talenti del corso di moda hanno più volte preso parte a sfilate internazionali. Sono inoltre numerose le attività già in programma per l’anno in corso; tra queste, un entusiasmante progetto internazionale che porterà i ragazzi del corso di ceramica a Los Angeles, a bordo dell’Amerigo Vespucci, dove saranno esposti i lavori realizzati proprio da questi giovani talentuosi.

Tra le iniziative più rilevanti e di spessore, è infine obbligatorio citare la nascita del Museo dell’Istituto, un vero e proprio fiore all’occhiello per l’intero territorio regionale, nato proprio dalla determinazione di Antoci, che ha lottato in prima persona affinché le numerose opere presenti nel plesso – frutto del lavoro di docenti e studenti – fossero raccolte e valorizzate, divenendo un tributo alla ricchezza artistica della regione e alle opere dei talentuosi studenti e docenti del passato e del presente.

In un contesto educativo che punta a preparare i ragazzi a un mercato del lavoro competitivo e talvolta spietato, il Liceo “Ciro Michele Esposito” si distingue per la qualità dei suoi percorsi, orientati a offrire agli studenti abilità pratiche e altamente richieste per conquistare un futuro luminoso. Un faro di creatività, innovazione e orgoglio siciliano, in grado di illuminare il cammino di future generazioni di artisti e intellettuali.

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