La Santa Pasqua di Piana degli Albanesi: un Successo di Presenze, Eventi e Cooperazione internazionale

Come ogni anno, l‘atmosfera vibrante e la ricca tradizione che avvolge Piana degli Albanesi in occasione della Settimana Santa hanno catturato l’attenzione di migliaia di persone. Un fiume in piena di anime ha popolato le strade, unendosi ai festeggiamenti e alle numerose manifestazioni in programma per l’evento.

È dagli anni antecedenti alla pandemia che non si registravano numeri così importanti: un complessivo che ha toccato migliaia di unità, tra visitatori e partecipanti, impreziosito dalla presenza di numerose comitive arrivate da lontano. Svizzera, Finlandia, Svezia, Germania, Kosovo… ma anche Giappone e Australia. Un’affluenza che va a coronare un prezioso lavoro di politica internazionale, con una realtà che da tempo si spende, grazie anche alle numerose politiche amministrative, per dimostrarsi un importante punto di riferimento per una comunità diffusa su tutto il territorio mondiale.

Una Celebrazione Profondamente Radicata nella Cultura Arbëreshe

Le celebrazioni hanno accompagnato la vita del paese per tutta la settimana, abbracciando il rito greco-bizantino, e hanno visto la partecipazione anche degli altri quattro punti di riferimento della comunità arbëreshe in Sicilia: Santa Cristina Gela, Palazzo Adriano, Mezzojuso e Contessa Entellina.

Il clou dell’intero programma di eventi si è concretizzato nella domenica, con la celebrazione della Santa Messa e la lettura del Vangelo in cinque lingue. Al termine della funzione, è arrivato il momento della tradizionale sfilata in costumi d’epoca, con la partecipazione di circa 400 ragazze, che hanno sfoggiato gli abiti della tradizione arbëreshe, tutti rigorosamente prodotti con metodi artigianali. A concludere l’evento, c’è stato il sorteggio per l’assegnazione del brezi, la cintura in argento tipica della cultura arbëreshe.

Per approfondire l’argomento, dai un’occhiata a questo articolo dedicato agli Ori di Piana.

Numeri record e partecipazione internazionale

Il successo dell’intera manifestazione è indubbio, e questo risultato è il frutto di una mirata politica che punta sulla cooperazione internazionale. Un rapporto fondato su solide basi di relazioni interstatali e di una comunità viva che mantiene stretti legami con due Stati chiave: l’Albania e il Kosovo. Questi valori sono incentivati dalla figura di Rosario Petta, sindaco in carica di Piana degli Albanesi, che oltre a governare il comune, è oggi membro del Consiglio di coordinamento della Diaspora, un organo composto da quindici rappresentanti degli albanesi sparsi nel mondo.

Tra le altre cariche, Petta ha svolto un ruolo di consulente per il governo del Kosovo, mostrando così un impegno tangibile nella promozione dei legami tra la sua comunità e la terra d’origine dei suoi antenati. La presenza del Ministro degli Esteri del Kosovo e viceministro in carica, Donika Gërvalla-Schwarz, evidenzia in pieno l’importanza strategica di queste collaborazioni.

Nel tessuto stesso dell’intero comune di Piana degli Albanesi, le radici della comunità sono profonde e significative. Qui, le tracce della diaspora albanese sono evidenti nella lingua, nelle usanze e nelle tradizioni che vengono tramandate da generazione in generazione sin dal 1488, anno di fondazione del comune. Proprio in quest’ottica, Piana assume un ruolo di custode prezioso dell’intera cultura antica arbëreshe, offrendo un’opportunità unica per la conservazione e la celebrazione di un patrimonio culturale secolare.

Il successo di pubblico della Settimana Santa è da considerarsi quindi alla luce di un contesto più ampio, che abbraccia una profonda radicazione della comunità nel suo territorio. Un evento che non soltanto celebra una festa religiosa, ma anche il legame indissolubile tra le persone, le loro radici culturali e la loro terra d’origine.

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