Una passione per la buona cucina ereditata dalla famiglia materna, l’infanzia trascorsa a osservare nonna Nina mentre preparava la pasta fresca e ore e ore passate ad ascoltare storie e racconti che si snodavano tra i tavoli della taverna di Nonnu Pippino a Monreale. L’amore di Salvo Terruso per la pasta ha radici solide e antiche che, negli anni della pandemia e del lockdown, hanno preso corpo trasformandosi in un lavoro come cuoco a domicilio e trovando dimora in una pagina Instagram da 69 mila followers.
È così che è nato il suo “Pastaio matto”, “un personaggio siciliano – spiega Terruso – legato alla pasta e al racconto di aneddoti di vita dei miei nonni: Pippino era carrettiere durante la guerra e mia nonna Nina era bravissima in cucina. È a lei che devo il soprannome di pastaio matto, perché da bambino la affiancavo quando preparava la pasta, facendo sempre le forme più strane”.
Cinquantotto anni, una professione come visual designer e poi quello che a tutti gli effetti, ormai, è diventato un secondo lavoro: “La passione per la pasta mi ha portato a mettere insieme oltre 650 ricette diverse e da quando ho aperto la pagina Instagram, arrivano anche proposte di collaborazione e richieste da varie aziende”, dice. Salvo Terruso ha imparato presto il linguaggio di Instagram e le sue storie, i suoi video e la sua verve hanno cominciato a macinare seguaci appassionati tanto dei piatti quanto delle storie di vita vissuta che racconta.
Le sue sono perlopiù ricette tradizionali, nelle quali, però non manca il personalissimo tocco creativo e poi c’è largo spazio per le ricette dei suoi nonni, piatti che Nina e Pippino proponevano ai loro avventori: dalla carrettiera maritata con melanzane, alla vongolata ubriaca che nonno Pippino innaffiava con il vino spillato direttamente dalla botte.
“Il mio sogno? Che ci sia a Palermo un Pastaio matto – dice Terruso – ma anche ridare vita all’osteria dei miei nonni a Monreale dove far rivivere i sapori di un tempo”. E intanto accarezza l’idea di mettere nero su bianco questi racconti di vita, trasformandoli in un libro di aneddoti e ricordi.