Dal cuore della Sicilia, il pomodoro siccagno della Cooperativa Rinascita

La Cooperativa Rinascita muove i suoi primi passi nel 1977, a partire da un’intuizione di tre giovani produttori di Valledolmo, che lanciano l’idea di una realtà capace di affrontare le numerose difficoltà connesse alla gestione e alla commercializzazione del pomodoro.

La produzione cresce rapidamente, e la neo-nata cooperativa di sole tre attività raggiunge in brevissimo tempo il centinaio di soci, dando vita ad un notevole volume d’esportazione verso le industrie di Palermo e provincia.

La virtuosa quantità di lavoro genera profitti e collaborazioni fino alla fine anni 90, quando le logiche di mercato portano diverse grosse imprese locali a chiudere i battenti. È proprio allora, in un momento di difficoltà, che la lungimiranza dell’impresa valledolmese mette in gioco un’idea che la salva dal baratro: chiudere la filiera e trasformare il prodotto direttamente in sede.

Grazie a un bando territoriale, nel 1999 viene presentato un progetto per uno stabile all’avanguardia, e nel 2003 viene poggiato il primo mattone di quella che diventerà la sede storica di trasformazione, tutt’oggi in attività, della moderna Cooperativa Rinascita, in Contrada Rovittello a Sclafani Bagni, in provincia di Palermo.

L’impresa siciliana oggi gode di una forza produttiva che si aggira tra un milione e un milione e mezzo di bottiglie realizzate ogni anno, rivolte per la maggior parte alla grande distribuzione di alta fascia. Proprio il settore Horeca ha da subito creduto nei prodotti biologici realizzati dalla cooperativa, portando il pomodoro di Valledolmo sugli scaffali dei maggiori store nazionali.

La chiave del successo della Cooperativa Rinascita risiede sicuramente nell’altissima qualità del suo pomodoro siccagno, coltivato appunto senza l’utilizzo di risorse idriche, diventando un prezioso esponente dei prodotti sostenibili.

Si tratta di una tecnica di coltivazione che conferisce al prodotto proprietà organolettiche, chimiche e biologiche uniche. Non essendo irrigata, inoltre, la pianta si presenta rustica e produce un numero ridotto di frutti, i quali si caratterizzano per le dimensioni relativamente contenute.

Il pomodoro non contiene OGM, viene piantato, coltivato e raccolto a mano riducendo al minimo le lavorazioni meccaniche e di conseguenza le emissioni di CO₂, la perdita di fertilità dovuta al compattamento ed infine l’erosione del suolo.

Il catalogo dei prodotti realizzati dalla cooperativa oggi include tutte le possibili varianti offerte dalla lavorazione del pomodoro: ci sono la passata classica e il concentrato, ma anche le salse pronte, ottenute con prodotti vegetali di produzione interna, in particolare basilico, finocchietto, peperoncino e melenzane.

Cooperativa Rinascita oggi ha in cantiere diversi obiettivi ambiziosi: guidati dal Presidente e Responsabile Tecnico Vincenzo Pisa, l’impresa siciliana ha già avviato un progetto di ampliamento per la sezione di stoccaggio e la realizzazione di una linea di pelati automatizzata, un’operazione che consentirà di realizzare maggiori quantità di prodotto.

Nel piano commerciale aziendale c’è anche l’apertura sempre più importante nei confronti dei mercati esteri. Circa il 15% della produzione è oggi destinato oltre i confini nazionali, ma si lavora affinché questa fetta diventi sempre più grande.

Proprio in quest’ottica, l’azienda valledolmese è stata presente al Nexxt Expo di Los Angeles, la fiera internazionale dedicata al Made in Italy. Diversi prodotti realizzati dall’attività sono stati assaggiati presso il Sicily Show organizzato da IoComproSiciliano, e utilizzati come materia prima per numerosi Cooking Show che hanno deliziato i presenti nel corso dell’evento.

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