BROADWAY A PALERMO

Dopo il successo del musical Chicago, la PAS, Performing Art School, è la scuola made in Sicily dove studiare, sudare e crescere artisticamente, per diventare performer di alto profilo. Dieci anni di successi nella formazione di nuovi talenti del palcoscenico

Siamo a Palermo, dove tutto ciò che è nuovo fatica a farsi accettare e non sempre si respira a pieni polmoni un’ansia di cosmopolitismo liberatorio, né si percepiscono quelle atmosfere che incoraggiano il refrain “anche io posso farcela…”  che invece negli “altrove”, tra Parigi, New York, Londra e anche Milano, schiudono orizzonti diversi, dove la crisalide vede spuntare ali per volare alto e lontano.  

Ma è qui, a Palermo, che scopriamo la PAS. (Performing Art School), ideata, organizzata e diretta da Fabiola Taibi e Luigi Milazzo, un luogo magico dove, da 11 anni, con umiltà, ma con grande professionalità, talenti nascosti vedono la luce. Fabiola e Luigi, mossi da infinita fiducia nelle comprovate qualità siciliane, che fuori dai recinti culturali si espandono con successo, con stage ed audizioni, offrono una panoramica di percorsi creativi a coloro che hanno forza e volontà di affermarsi in contesti in cui l’arte come scelta di vita non è sempre facile, confrontandosi con i paradigmi di una società nella quale la “libertà” di scelta è accettata se si esplica su orizzonti conosciuti .

Questi indagatori di genialità e vocazioni occultate nel profondo di pregiudizi e inibizioni, per realizzare queste finalità che debordano nell’esistenziale, lavorano intanto sul character, ingenerando strumenti per conoscere se stessi. Con il dialogo, nel quale si mixano tecnica e passione fanno emergere insperate energie per superare stereotipi, retaggi, spesso familiari o ambientali, che sovente si traducono in blocchi psicologici .

Da oltre un decennio questo dream team, nel quale Marzia Molinelli dirige la sezione didattica, Davide Nebbia il settore artistico, coadiuvati da professionisti delle diverse specializzazioni, offre strumenti psicologici e tecnici per traghettare coloro che lo meritano da una condizione di letargica potenzialità a una nuova fase esistenziale e professionale nella quale i valori e le qualità trovano realizzazione e quelle ali forse diventeranno robuste e potranno librarsi tra il Massimo e la Carnegie Hall, passando dalla Scala o dal Covent Garden, magari sostando all’Opera Garnier .

Fu così che Mirabilandia ha messo gli occhi su Sarah Cardinale, mentre Ilaria Mongiovì è stata l’etoile di Notre Dame de Paris e la Direttrice del BIMA( Broadway International Musical Academy) di New York, Janine Molinari, ha coinvolto i fratelli Incandela in un varietà nella Grande Mela. Ma l’elenco di giovani performers nella danza, nel canto o nella recitazione è lungo e cresce ancora.

La scuola, che altro non è che il potente simbolismo di un “progetto” che si protrae felicemente nel tempo, vincendo sfide sicuramente di grande complessità. Nel concreto, PAS ha messo in palio tre borse di studio per consentire ai nuovi talenti di sbocciare e sabato 29 Ottobre ha avuto luogo l’ultima sessione di audizioni. I più bravi e meritevoli potranno fruire, grazie al risultato positivo delle prove, di una copertura totale per il successivo anno accademico e per un impegno formativo multidisciplinare nell’ambito delle arti sceniche .

La politica della PAS, caratterizzata da un consistente background orientato al sociale, si traduce anche in un rapporto di stretta cooperazione con diversi istituti cittadini dove verranno programmati una serie di audizioni riservate agli under 18 e i talenti che vedranno luce saranno premiati con una borsa di studio che copre l’intero anno accademico del PAS.

 Esiste gente che vive e pensa d’arte e di categorie estetiche alte, con un pizzico di utopia ed una cospicua dose di razionalità, che sa risvegliare aspirazioni e desideri sopiti, che sa fare affiorare il coraggio di tentare,  con la consapevolezza di quanto vi sia di creativo nello scoprire, diffondere e forse ingenerare  creatività, donando, nei templi nei quali si officiano questi riti, la gioia di parlare linguaggi nuovi o nuovi sensi per comprendere quelli che vanno oltre il tempo, ma soprattutto, senza egualitarismi, offre l’enorme valore dell’ opportunità.

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