Perché la Vongolata è Ubriaca? Perché Nonno Pippinu faceva cuocere le vongole con tanto vino che lui stesso spillava da una delle sue tre botti al momento della preparazione del piatto.
Il vino che utilizzava per questo piatto proveniva da una botte gelosamente custodita e che al momento della spillatura era lavorata con le foglie di alloro e la scorza di limone.
Inoltre sulla Vongolata Ubriaca c’è l’indimenticabile racconto che Nonno Pippinu faceva a noi nipoti, in particolare modo a me bambino che gironzolavo in cucina.
La storia è quella di un pescatore di Isola delle Femmine di nome Santino, che gli portava le sarde per la preparazione del Timballo alla Ninuzza (prende il nome dalla ricetta di Nonna Nina). Santino non volevaessere pagato, chiedeva invece che gli venisse preparata la Vongolata Ubriaca accompagnata da un piatto di spaghetti con aglio e olio. Il pescatore infatti, mangiava gli spaghetti inzuppati nella Vongolata Ubriaca, forchettata dopo forchettata.
Da lì, la nascita del piatto richiestissimo da tutti i clienti di Nonno Pippinu che ne andavano ghiotti. Il segreto di tanta bonta? Il pecorino siciliano prodotto da Nonno Pippinu con il latte delle sue due pecore: Rusidda e Maredda.
- 200 g Calamarata di Grano duro
- Olio Evo q.b
- 5 Spicchi di Aglio
- Steli di Prezzemolo q.b
- Peperoncino (pezzetto)
- 400 g Vongole
- 250 ml Vino Grillo Cantine S. Ninfa (TP)
- Prezzemolo q.b
- 60 g Pecorino Siciliano grattugiato
In una padella mettete l’olio evo, l’aglio, il peperoncino e gli steli di prezzemolo, lasciate insaporire per 2-3 minuti.
Aggiungete dapprima le vongole, e subito dopo il vino bianco, amalgamate quindi coprite con un coperchio.
Appena le vongole saranno aperte, spegnete il fuoco, lasciate raffreddare, quindi sgusciate le vongole; mettete alcune vongole con il guscio da parte, vi serviranno per la decorazione del piatto; filtrate l’acqua delle vongole e conservatela.
Quando l’acqua della pentola bolle, salate, quindi calate la pasta.
Nella padella mettete nuovamente l’olio evo, l’aglio, e il prezzemolo con i suoi steli, lasciate insaporire per 2-3 minuti.
A cottura trasferite la pasta nella padella.
Amalgamate bene, quindi aggiungete dapprima l’acqua delle vongole, e dopo aver spadellato per bene, le vongole sgusciate.
Definite la cottura in padella aiutandovi con 1-2 mestoli di acqua di cottura della pasta. Raggiunta la cottura, spegnete sul fuoco, quindi aggiungete il pecorino grattugiato; amalgamate per bene in modo da ottenere una pasta cremosa.
A questo punto aggiungete il prezzemolo tritato e amalgamate.
Impiattate, quindi definite con la crema della fondo della padella, con le vongole con il guscio e con altro prezzemolo tritato.