Nozze medievali a Noto

Un matrimonio da favola quello di Vincenzo Belfiore e Katia Nigro che hanno detto sì celebrando l’amor cortese e coinvolgendo l’intera comunità felice di partecipare a un evento speciale. La Sicilia si conferma sempre più perfetta wedding destination per unioni memorabili.

Che il Val di Noto fosse una destinazione cool per i matrimoni raffinati lo sapevamo già dalla cronaca rosa che sempre più spesso racconta con dovizia di particolari la celebrazione di nozze eleganti e super curate in questa parte del territorio siciliano. Ma quello di Vincenzo (nostro collaboratore) e Katia è stato particolarmente suggestivo, indimenticabile, dal sapore medievale, in un luogo esclusivo dell’identità ancestrale dei netini e rappresentativo della storia millenaria della Sicilia: Neaithon ellenistica, Netum romana, Nut-s araba, Notho medievale e moderna.

 

Ancora una volta, 330 anni dopo il terremoto, la Piazza Maggiore, innanzi al Palazzo del Magistrato e alla Chiesa madre, ha ospitato gli invitati provenienti da tutta la Sicilia che hanno interpretato superbamente le loro radici. In un’atmosfera storica e romantica, dove cavalieri galanti si accompagnavano a dame vestite di velluto e broccati, il tempo sembrava essersi fermato, sospeso tra sogno e realtà, tradizioni e leggende, in una scenografia impeccabile, resa possibile dalla collaborazione di tutti gli amici che hanno rispettato alla lettera il dress code da veri rievocatori.

 

Gli sposi biondi, belli, felici (capitan de armas a guerra e una nobile di ispirazione celtico fiabesca), sono arrivati al rullo di tamburi e gli invitati hanno riportato in vita con costumi perfetti gli antichi greci, i legionari romani, i senatori, i patrizi, gli artigiani e i giullari, che per millenni vissero in questo splendido angolo di Sicilia.

 

Un matrimonio che resterà nella memoria dei partecipanti e che ha coinvolto la città di Noto a cominciare dal sindaco Corrado Figura che ha officiato le nozze, dagli uffici comunali e dalla Soprintendenza che hanno lavorato per ridare dignità giuridica ai ruderi dell’antico municipio, segno della volontà di mantenere vivo il legame col passato.

Tutto è stato curato nei minimi dettagli con ricercatezza ed eleganza  perché era pur sempre una festa di nozze e non una semplice festa in costume. Le degustazioni sono state realizzate dall’associazione Cena Medievale Sicilia, con un menù medievale: torte salate, zuppa di cereali, polpette aromatiche, l’immancabile maiale e l’ippocrasso, il vino spezziato d’origine greca con sidro di mele. I vini accuratamente selezionati tra le eccellenze del territorio, mentre gli abiti sontuosi facevano parte della collezione di vestiti d’epoca e armature greche e romane di Samuele Crispino. E ancora i musici che hanno allietato la giornata, Gianfranco Rafalá e la Compagnia del Gufo da Sortino e dalle pendici dell’Etna, un gruppo tra i più apprezzati in tutti i festival e rievocazioni in giro per l’Europa; gli sbandieratori Città di Noto, una rappresentanza della storica associazione, per rimarcare la gioia di partecipare e sancire una collaborazione e per riportare l’attenzione sull’Alveria. Gran finale con Alfonso la Pira, cantautore dalla voce potente che ha interpretato un brano di Mario Capuana musicista netino della metà del 600.

 

 

P.S

La redazione di MadeinSicily augura a Vincenzo e Katia lunga vita e tanto amore.

 

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