L’impermanenza della condizione umana, la ricerca del tempo perduto, i percorsi enigmatici del destino.
Sono i temi che attraversano il nuovo cortometraggio scritto e diretto da Fabio Bagnasco, dal titolo “Un giorno in più”, che firma il soggetto insieme a Francesca Scaglione. La sceneggiatura, invece, è stata affidata a Filippa Gracioppo.
All’interno del film, liberamente ispirato all’opera del filosofo Lucio Anneo Seneca, c’è una scena magica e ipnotica dedicata alla memoria del Maestro Franco Battiato, scomparso nel 2021, al quale Fabio Bagnasco era legato da un’amicizia trentennale: un omaggio sottile e discreto all’interno di un progetto che cita anche altri “immaginari filmici”.
Tra i due, in realtà, esisteva anche un importante sodalizio professionale: il regista palermitano, infatti, è stato il produttore esecutivo di due docufilm del cantautore catanese: “Auguri Don Gesualdo” e “Attraversando il bardo”.
Le riprese di “Un giorno in più”, annunciate per il prossimo autunno, si terranno tra Palermo e la provincia, precisamente nell’area del lago di Piana degli Albanesi. Una storia contemporanea, come la definisce lo stesso regista – reduce dagli straordinari consensi internazionali del cortometraggio “Argos” – che trae spunto dal “De brevitate vitae” , il decimo libro dei “Dialoghi” del filosofo romano.
Al centro dell’opera, ci sono il mistero del tempo e la trasversalità che lo accompagna: il regista li indaga mescolando i toni del melodramma, prevalenti, con quelli brillanti, lievi e divertenti.
Il racconto si snoda tra doppie identità, rimpianti e il senso di un’insopprimibile speranza, accarezzata dall’ombra di una fine ineluttabile.
Il personaggio principale, la cui identità non è quella che lo spettatore potrebbe immaginare, si muove scosso da un sentimento nostalgico. Ben presto, però, la storia prenderà una piega sorprendente e inaspettata.
Prodotto da “Eikona Film” e distribuito da WeShort, piattaforma on demand del grande cinema breve, “Un giorno in più” si avvale di un prestigioso parterre di sponsors che hanno fortemente creduto nel cortometraggio.
L’opera è impreziosita dalle musiche del compositore Fabio Cinti, vincitore del Premio “Luigi Tenco” nel 2018. A curare il sound effect, invece, è il produttore di musica elettronica Pierj.
Per Fabio Bagnasco, il 2021 e il 2022 sono stati due anni intensi sotto il profilo creativo. “Argos”, liberamente ispirato allo scrittore Leonardo Sciascia, ha conquistato il pubblico e gli addetti ai lavori varcando i confini nazionali. Al centro, il piccolo Candido che si smarrisce in un giardino pubblico, dove incontra un cane “magico” – Argos, appunto – che lo introduce in una dimensione fantastica. Una storia di incanto e stupore infantile narrata con un tratto onirico di rara eleganza, elemento distintivo del linguaggio registico di Fabio Bagnasco.