Spesso definito cinico, psichedelico e amante del rischio, il reporter britannico si guadagnò il rispetto dei soldati americani sul campo. Senza di lui non avremmo visto quella guerra così da vicino. Era il fotagrafo “folle” e impavido, le sue immagini sono state pubblicate da “Life”, “Time”, “Paris Match” e da molte altre riviste internazionali.
Si racconta che, nel 1975 il cofondatore della rivista “Rolling Stone”, Jann Wenner, volle inviare il giornalista Hunter S. Thompson a coprire insieme Page gli ultimi giorni della guerra del Vietnam. Thompson, noto per l’uso di droghe e la passione per le armi, rifiutò l’offerta, definendo Page troppo selvaggio persino per lui.