Pasolini clandestinus, outsider, corsaro. Un eretico pervaso da un profondo senso del sacro e da una radicalità visionaria che lo porta a sfidare le convenzioni e i luoghi comuni del pensiero dominante. E proprio da questa sua radicalità di pensiero nasce la fascinazione di Franco Accursio Gulino: artista saccense, di nascita e di ritorno, anche lui visionario, anche lui indagatore delle contraddizioni del suo tempo, anche lui pensatore non allineato. Gulino avvicina Pasolini nei primi anni Duemila, e da allora non lo ha più lasciato.
Nel centenario della nascita del grande intellettuale, trenta opere di Gulino formano Pasolini Clandestinus, mostra promossa dal Servizio Biblioteca dell’Ars, curata da Laura Anello e allestita nelle sale degli ex Presidenti e Pompeiana, a Palazzo Reale, a Palermo.
La mostra – organizzata dal Servizio Biblioteca e Archivio storico dell’Assemblea Regionale Siciliana – fa parte del percorso abituale di visita alla residenza monumentale dei re normanni (apertura quattro giorni a settimana: lunedì, venerdì, sabato e domenica) e sarà visitabile fino al 27 luglio.